In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti del Consumatore, che ricorre ogni 15 marzo, abbiamo pensato di raccontarti come leggere correttamente l’etichetta di un prodotto biologico, per imparare ad interpretare tutti i dati che vi sono riportati ed effettuare i tuoi acquisti con vera cognizione di causa.
Negli ultimi anni, si riscontrano trend crescenti nella vendita di prodotti biologici: non solo cibo, ma anche cosmetici, prodotti per la pulizia domestica, integratori alimentari. Il Decreto MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) n°6793/2018 sostituisce i precedenti 18354/2009, 889/2008 e 834/2007 per quanto riguarda l'agricoltura biologica ed abroga il 1804/99 sulla produzione animale biologica. Un prodotto per essere definito biologico deve quindi rispondere ad alcuni criteri normativi. Le regole riguardano la produzione, l’etichettatura, il controllo e la modalità di trasmissione delle informazioni. Oggi ci concentriamo sull’etichettatura.
Etichettatura alimentare bio
Per riportare la dicitura “biologico” sulla confezione, almeno il 95% degli ingredienti di un prodotto deve provenire da agricoltura o allevamento biologico. In questo caso, il termine “biologico” può comparire nel campo visivo della denominazione del prodotto. Ciò non vale invece per gli alimenti che presentano meno del 95% degli ingredienti provenienti da produzione biologica: questi possono soltanto specificare tra gli ingredienti in etichetta quali sono bio (indicati solitamente dal simbolo *). I prodotti che superano la soglia del 95% sono costretti a riportare in etichetta specifici dati, in quanto considerati bio a tutti gli effetti.
Per il consumatore è importante imparare a leggere l'etichetta dei prodotti biologici. Innanzitutto, è importante sapere che la certificazione biologica copre tutti i livelli della filiera produttiva e l'etichettatura è indispensabile tanto per i prodotti confezionati, quanto per quelli sfusi. Una comune cassetta di frutta come un pacco di crackers per attestare la loro biologicità certificata devono riportare in etichetta le seguenti informazioni:
- Come dicevamo, nella denominazione di vendita deve apparire il termine “biologico”: se siamo sotto la percentuale del 95%, per ogni ingrediente viene specificato se sia di produzione bio (con simbolo *) o meno;
- Il regolamento UE n°271/2010 ha reso obbligatorio il logo europeo sui prodotti di derivazione biologica: la cosiddetta eurofoglia certifica come biologico ciò che stai acquistando, il fatto che rispetti i canoni imposti dall'Unione Europea e che almeno il 95% degli ingredienti sia di derivazione biologica;
- Il logo comunitario deve essere associato ad un codice identificativo, composto da più parti:
- la sigla dello Stato Membro da cui deriva (in Italia è IT);
- la sigla che rimanda al metodo di produzione biologica (in Italia è BIO, in altri stati può essere ECO, ORG o altro);
- il codice dell'Organismo di Controllo: ogni stato membro UE incarica autorità pubbliche o enti privati di eseguire rigorose e cicliche ispezioni presso le aziende di produzione/distribuzione di prodotti biologici. Ogni Organismo di Controllo è identificato con un codice. In Italia sono 17 e sono autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;
- il codice dell'Operatore di Controllo, cioè la persona fisica che ha effettuato la preparazione più recente dell'alimento. Questo numero è attributo dall’Organismo di Controllo di riferimento.
- Sotto il codice identificativo devono essere riportati produttore e stabilimento di produzione.
- Deve essere infine indicato il luogo di origine, coltivazione e allevamento delle materie prime. Diverse le diciture appropriate per tale identificazione:
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- Agricoltura UE: se le materie prime agricole sono di derivazione comunitaria;
- Agricoltura non UE: se le materie prime agricole sono importate da paesi terzi;
- Agricoltura UE/non UE: se l'origine è di tipo misto;
- È possibile specificare lo stato di provenienza (es. Italia) se tutte le materie prime utilizzate sono della stessa derivazione.
Noi di Probios siamo sempre in prima linea per garantire i diritti dei consumatori, attraverso prodotti di qualità e trasparenza delle informazioni.