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Il sistema alimentare globale ripensato in chiave sostenibile

Secondo un recente studio di Nature Sustainability, oltre la metà della produzione globale di cibo non è sostenibile, risultando quindi estremamente dannosa nei confronti del Pianeta. Basti pensare che, nel mondo, ci sono oltre 7,7 miliardi di persone, ma che produciamo cibo sostenibile solamente per 3,4 miliardi di loro. Questo compromette profondamente il nostro ecosistema. Fortunatamente, sono state tuttavia individuate alcune soluzioni che, se applicate in maniera corretta e diffusa potrebbero garantire il sostentamento necessario per oltre 10 miliardi di persone.

L'alimentazione sostenibile: pochi, ma importanti, cambiamenti

Gli studiosi sostengono infatti che, con pochi ma determinanti cambiamenti, sarebbe possibile ottenere buoni risultati per migliorare l’insostenibilità dei ritmi attuali di sfruttamento delle risorse alimentari. Tra le principali soluzioni emerge la riorganizzazione della filiera del cibo: riorganizzando in maniera razionale le tecniche agricole, si potrebbe garantire un'alimentazione sostenibile per almeno 7,8 miliardi di persone, ossia un numero superiore della popolazione attualmente vivente.

Come? Innanzitutto, diminuendo i terreni dedicati all’allevamento e a coltivazioni intensive: “rinaturalizzazione” e “riforestazione” le parole d’ordine.

"Rinaturalizzazione" degli allevamenti nelle aree in cui più del 5% delle specie sono a rischio estinzione; riforestazione dei terreni coltivati laddove più dell'85% della foresta tropicale è stata disboscata. Sarebbe ideale traslare parte delle attività agricole e di allevamento dalle aree sottoposte ad elevato "stress ambientale" – su tutte, Europa centrale e Cina orientale - in altre dove i limiti ambientali hanno tutt’oggi ampio margine di sfruttamento sostenibile, come il nord-ovest degli Stati Uniti e soprattutto l'Africa sub-sahariana.

Inoltre, riducendo l’utilizzo di fertilizzanti chimici e sostanze nocive (in primi l’azoto), che danneggiano l’ambiente e l’uomo e compromettono la biodiversità. Infine, ottimizzando i metodi di irrigazione per diminuire quanto più possibile lo spreco di acqua.

Quando le aziende sono dalla parte del Pianeta

Come si può intuire, le aziende di produzione e distribuzione giocano un ruolo chiave sulla scacchiera della sostenibilità ambientale. È proprio grazie ad aziende virtuose che possiamo ottenere sostanziali cambiamenti nella produzione e nella vendita di cibo amico dell'ambiente, che giunge dalla terra alla tavola seguendo buone pratiche di sostenibilità e volto al sostentamento di tutti. Infatti, educando e migliorando il rapporto tra produttori e consumatori si potrà instaurare un processo benefico di fiducia e collaborazione, che potrà sfociare in cambiamenti concreti.

Certo, una modifica dell'alimentazione su larga scala sarà inevitabile: in particolare, quote sempre maggiori di proteine di origine animale verranno sostituite da legumi ed altri alimenti vegetali. Il cambiamento è nelle nostre mani: a partire da ciò che mangiamo.