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AIC: i Diritti dei Celiaci Cambiano di Regione in Regione



Oggi in Italia ci sono circa 170mila persone che soffrono di celiachia, ma oltre 400mila sono ancora in attesa di una diagnosi. A complicare la questione, dichiara l’Associazione Italiana Celiachia, c’è anche il problema del trattamento disomogeneo nelle varie regioni italiane.

In Italia, grazie al Decreto Veronesi del 2001, i pazienti con diagnosi di celiachia hanno diritto all'erogazione gratuita degli alimenti per poter avere uguale accesso alla dieta senza glutine.
Tuttavia, il trattamento varia da regione a regione e le condizioni dei pazienti e la qualità della loro vita dipendono da dove risiedono.
La disomogeneità riguarda più di un aspetto: la possibilità di utilizzare i buoni per acquistare gli alimenti senza glutine nella sola farmacia, oppure anche al supermercato o in negozi specializzati; ma anche la "frazionabilità" dei buoni, che consente, in alcune regioni, di ritirare i prodotti in più punti vendita. Anche i tetti di spesa non sono identici da regione a regione, nonostante la legge abbia fissato cifre differenziate per età e sesso e non per regione di residenza.

La trasformazione dei buoni da cartacei a digitali, attraverso l’accreditamento sulla tessera sanitaria dell’importo mensile, potrebbe rappresentare un cambiamento decisivo per ridurre i costi diretti, ma anche facilitare la rendicontazione, che diventerebbe trasparente e automatica. Si renderebbe così impossibile qualsiasi abuso della spesa e sarebbe garantito l’accesso libero ai diversi canali. [1]
[1]FONTE Vita.it