“Noi sappiamo che la terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla terra. Questo sappiamo.
Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso. Quello che accade alla terra accade ai figli della terra.
L’uomo non ha tessuto la trama della vita, in essa egli non è che un filo.
Qualsiasi cosa egli faccia alla trama, la fa a sè stesso.”
Dalla risposta del Capo Pellirossa
al Presidente Americano Franklin Pierce nel 1854.
Mi imbatto in questo frase ogni giorno, ogni mattina aprendo la porta del mio ufficio. Ho voluto incorniciare queste parole perché il loro significato mi sia da faro in ogni scelta che sono o sarò chiamata a compiere, nel lavoro e nel privato.
Esiste una profonda connessione fra la nostra vita individuale e il nostro ambiente, essa fa sì che siamo reciprocamente collegati.
La desertificazione e lo scempio dell’ambiente riflettono l’inaridimento della vita interiore degli esseri umani. Le relazioni fra umanità e natura sono parte delle complesse relazioni tra se stessi e la propria vita interiore e tra tutti gli altri esseri viventi.
L’egoismo e l’arroganza dell’essere umano il cui ambiente interiore è inquinato e desolato, inevitabilmente si manifestano nella dominazione, deprivazione e distruzione dell’ambiente esterno.
A completare questo ciclo, un ambiente esterno impoverito e desolato rompe il ritmo della nostra vita interiore dando spazio ulteriore all’egoismo e all’avidità.
Le nostre azioni emettono una vibrazione nell’universo e questa sprigiona un’energia che sempre ci tornerà indietro, le uniche variabili sono il “quando” e il “come” ma non il “se”.
Ma sono certa che l’uomo non è solo istinto e violenza. Non vedo solo egoismo.
L’essere umano è anche solidarietà, aiuto agli indifesi, senso etico, spiritualità e lotta alle discriminazioni sociali. Rivedo l’uomo in ogni lacrima di commozione, nella forza di chi ha sacrificato la propria vita per l’altrui libertà, di chi lotta contro i potenti a fianco degli indifesi.
Rivedo l’uomo in mezzo al mare in difesa di mammiferi condannati a morte, lo rivedo nel prendersi cura dei malati, non posso non vederlo nei missionari sparsi negli angoli più sperduti del Pianeta.
Come esseri umani abbiamo il compito di contribuire alla creazione di valore nell’evoluzione dell’uomo e del pianeta Terra.
Il nostro sforzo è aprire una pagina di speranza per il futuro attraverso il controllo dell’egoismo e avendo a cuore la felicità degli altri e di noi stessi, dove il rispetto, la comprensione e l’amore sono la base per creare la speranza delle generazioni future.
Con affetto,
Rossella Bartolozzi