1. Semplicità: Secondo una ricerca Nielsen, per il 66% degli italiani il cibo fatto in casa è più sano e per il 62% più sicuro. Il 66% non assume prodotti animali contenenti antibiotici e ormoni, il 65% evita coloranti artificiali, il 62% i conservanti, il 60% gli Ogm.
2. Essere “meno” vale di più: Scegliamo alimenti con il minor numero possibile di ingredienti, più corta è la lista, meglio è.
3. Free from: Il mercato dei prodotti “senza” è sempre più forte. Il 42% degli italiani cerca prodotti con pochi o senza grassi, il 31% senza zucchero, il 25% senza sale, il 21% ipocalorici, il 13% senza lattosio, il 6% senza glutine.
4. L’etichetta: Vogliamo etichette chiare, trasparenti e oneste. Ecco perché l’UE ha definito una nuova normativa, che entrerà in vigore a partire dal 13 dicembre 2016 e prevede l’obbligo per i prodotti alimentari di riportare in etichetta le indicazioni sui nutrienti.
5. Salutare. Un’alimentazione che, senza trascurare il piacere, aiuta a stare bene. Secondo i dati Nielsen, il 63% dei connazionali è attento alla dieta per prevenire obesità, diabete, colesterolo alto, ipertensione.
6. Gourmet: Gli chef sono considerati sempre di più dei guru, delle figure da imitare per l’accostamento inedito degli ingredienti, le ricette esclusive, le pietanze scenografiche.
7. Bio&tipico: Secono l’analisi di SANA 2016, solo in Italia più di 7 famiglie su 10 hanno acquistato almeno una volta nell’ultimo anno un prodotto bio. E i dati suggeriscono che chi prova questi prodotti ci si affeziona facilmente. Il 90% dei consumatori ha infatti iniziato ad acquistare questi prodotti almeno 2/3 anni fa.
8. Convenience: Servizio, comodità, praticità sono essenziali nella scelta della spesa. Per questo gli alimenti sono sempre più spesso proposti in versioni ready-to-eat, sotto forma di snack, confezioni monoporzione o “portatili”.
9. Tailor made. Personalizzazione e contaminazione: dall’incontro tra queste due tendenze nascono alimenti unici, “nuovi” nella loro capacità di reinterpretare la tradizione per andare incontro alle esigenze di consumatori particolari.
10. “Intollerante”: oltre un terzo della popolazione mondiale dichiara di essere allergico a uno o più cibi, quasi due terzi segue una dieta restrittiva. Tra le allergie e intolleranze più comuni si riscontrano quelle al lattosio e derivati (8%) e al glutine (5%).
In linea con le ultime tendenze, Probios continua ad avvalersi di materie prime bio provenienti per la maggior parte da coltivazione italiana, garantita e controllata, così da portare negli scaffali i prodotti migliori, nel rispetto della salute delle persone e dell’ambiente. Un’offerta varia, in continua innovazione, rivolta anche a chi soffre di intolleranze alimentari, con un’ampia selezione di prodotti “free-from” e per regimi alimentari particolari come quello vegan. [1]
[1]FONTE Silhouettedonna.it