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BIA: sapevate che il buon Cous cous ha una tradizione italiana?


Il couscous è un alimento tipico del Nordafrica e della Sicilia occidentale, costituito da granelli di semola cotti a vapore (del diametro di un millimetro prima della cottura).
Questo piatto è l’alimento tradizionale di tutto il Nordafrica, al punto che lo si potrebbe definire “piatto nazionale” dei Berberi. Oltre che nel Maghreb, esso è molto diffuso anche nell’Africa Occidentale, in Francia, in Belgio e anche nel Vicino Oriente: in Giordania, Libano e Palestina viene chiamato maftl (ritorto).


Nella tradizione africana il couscous viene consumato seduti tutti insieme attorno a un grande piatto rotondo, a cui attingono tutti i commensali.
Il cuscus in Sicilia, è prevalentemente preparato nel trapanese e da li portato a Livorno e a Genova, cotto a vapore pentola forata di terracotta smaltata.
Ma il condimento, a differenza di quello magrebino, è la “Ghiotta”, un brodetto di pesce misto di scorfano rosso, scorfano nero, cernia, pesce San Pietro, vopa, gallinella, luvaro e anguilla delle saline della zona, insieme a qualche gambero o scampo.
Altra versione siciliana sono i “Frascatuli”, palline di semola impastata, accompagnati con brodo di pesce o zuppe di broccoli, ceci e verdure. Tale piatto esiste anche in Sardegna, cucinato alla stessa maniera e chiamato “Fregula”.
Quando in Sicilia si mangia couscous si dice che “non bisogna bere acqua perché la semola gonfia lo stomaco” e si sente spesso esclamare: “sugnu appanzatu: manciai cuscusu!” (“sono appesantito, ho mangiato couscous!”).
(dal libro di Clara Salvo, I sapori del couscous. Storia, tradizioni, ricette. Coppola Editore, 2011).


In realtà secondo alcuni si ritiene che il couscous faccia “pulizia” nell’intestino: per questo veniva offerto ai bambini e agli ammalati. Il cuscus trapanese è inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, su proposta della Regione Siciliana.


Famosissimo il Cous Cous Fest che si svolge da sedici anni nel mese di settembre fra le strade di San Vito lo Capo, coinvolgendo nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell’area euro-mediterranea. Momento centrale della manifestazione è la gara gastronomica internazionale alla quale partecipano chef provenienti da tutto il mondo.


Il Couscous come tutti i cereali, ha carboidrati complessi e vitamine del gruppo B, elementi nutritivi che rilasciano energia lentamente, il piatto si completa nutrizionalmente accompagnato a legumi e verdure.
Il cous cous Probios viene prodotto dall’azienda Bia, che dal 2004 produce la più vasta selezione di cous cous biologico italiano, grazie all’esperienza che unisce tradizione e innovazione. È possibile così gustare i tradizionali cous cous grano duro, i saporiti cous cous di farro o di kamut altamente digeribili, i delicati cous cous di mais o di riso.


Ma come viene preparato il cous cous?
Il processo produttivo inizia miscelando la materia prima con dell’acqua; successivamente il couscous viene precotto a vapore ed essiccato ad alte temperature ed infine viene suddiviso a seconda delle granulometrie e lasciato raffreddare per qualche minuto prima di passare alla fase di confezionamento in sacchetti, scatoline, sacchi, ecc…
Si ottiene così un prodotto eccezionalmente facile da preparare, con caratteristiche nutrizionali complete, che lo rende adatto a tutte le fasce di età.
È possibile prepararlo sia con acqua fredda, per la preparazione di insalate e tabulé, sia con acqua calda per ricette tradizionali.


Bia anche quest’anno è Sponsor Ufficiale del Cous Cous Fest, che si terrà a San Vito lo Capo dal 24 al 29 settembre 2013 e vi aspetta al proprio stand per conoscere la varietà della sua offerta!
www.biacouscous.it