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L’Italia Vuole la Pizza Napoletana come Patrimonio Unesco



La Coldiretti, la Fondazione UniVerde dell'ex Ministro dell'Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio e l'Associazione Pizzaiuoli Napoletani si sono schierati in prima linea per raccogliere, entro il 31 marzo 2016, un milione di firme per la petizione #pizzaUnesco, al fine di candidare la pizza napoletana a “patrimonio immateriale dell’umanità”.
Al momento sono già 600 mila i cittadini che in Italia e nel mondo hanno aderito all’iniziativa.
La Commissione italiana per l’UNESCO inoltrerà dunque presto la proposta affinché sia esaminata dall'organizzazione internazionale, per ottenere l’ambito riconoscimento.

La decisione di candidare l’arte dei Pizzaiuoli Napoletani trae origine dalla volontà di rendere omaggio alle abilità e alle rilevanti funzioni culturali e sociali che tale arte ha ricoperto nel tempo, sino ad arrivare ai giorni nostri. La pizza napoletana è infatti sinonimo infatti di creatività, tradizione e ingredienti di prima qualità, semplici e rappresentativi della dieta mediterranea: un'arte antica, che nasce e si tramanda a Napoli dal 1700, e che consiste nel miscelare sapientemente due semplici elementi come l’acqua e la farina per poi aggiungervi altri pochi ingredienti naturali a condimento.

La tradizione della pizza è dunque una specialità che ante litteram è da sempre attenta alla naturalità, alle materie prime di qualità e al rispetto dell’ambiente: un giorno tutte queste qualità - apprezzate in tutto il mondo - potrebbero portare all'ambito riconoscimento dell’UNESCO.

Firma QUI la petizione!