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Olio: Guerra al Dazio per Difendere il Made in Italy



Non piace agli agricoltori italiani la decisione del Parlamento Europeo di permettere alla Tunisia di esportare in Europa 35 mila tonnellate di olio di oliva in più ogni anno senza dazi.

Nonostante l’iniziativa abbia come obiettivo quello di aiutare la Tunisia dopo il crollo del settore turistico, e nonostante la misura votata a Strasburgo sia temporanea, il provvedimento rappresenta infatti un pericolo concreto per il mercato della penisola, uno dei paesi europei che maggiormente produce olio di oliva.

Lo stesso Ministero delle Politiche Agricole ha ribadito la propria presa di posizione contraria a qualsiasi aumento del contingente di olio tunisino. Si rischia di perdere infatti la tracciabilità del prodotto, con una classificazione di olio straniero come italiano e la relativa vendita come “Made in Italy”.

Per questa ragione Coldiretti ha indetto una manifestazione a Catania, dove si sono radunati migliaia di agricoltori. Secondo il Presidente dell'Associazione, Roberto Moncalvo, “l’attacco al Made in Italy viene anche dalla contraffazione dei prodotti alimentari che solo nell’agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro, costando all’Italia 300.000 posti di lavoro”.

Da parte sua, Probios continua ad avvalersi esclusivamente di materie prime e aziende di trasformazione italiane per ottenere il proprio olio extravergine d’oliva, perseguendo la propria politica aziendale che prevede ormai da molti anni l’utilizzo di materie prime italiane nella maggior parte dei prodotti.[1]
[1] Fonte: Corriere della Sera