Dal 13 al 21 maggio in tutta Italia si celebra la Settimana della Celiachia. Si tratta di un’occasione importante per fare chiarezza su una patologia che negli ultimi anni si è imposta all’attenzione dell’opinione pubblica.
Come dimostrano gli ultimi dati, infatti, i casi di celiachia diagnosticati nel nostro Paese sono circa 190.000, ma le statistiche parlano di oltre 6 milioni di “malati immaginari”, cioè di persone che fanno autodiagnosi o semplicemente considerano gli alimenti senza glutine uno strumento per perdere peso o un toccasana per la salute in generale1.
“Sicuramente il numero di celiaci è molto più basso rispetto a coloro che consumano abitualmente prodotti ‘gluten free’ - spiega la dottoressa Elisa Spaghetti, dietista nutrizionista e membro del Comitato Scientifico Regionale di AIC Onlus Toscana - Questo avviene perché moltissime persone fanno un’autodiagnosi senza rivolgersi a uno specialista nella convinzione che l’eliminazione del glutine sia l’algoritmo perfetto per la salute. La settimana della celiachia è sicuramente un’occasione importante per fare informazione, per esempio, sulla differenza tra celiaci e allergici al grano e pazienti sensibili al glutine”.
Se dopo la crescita delle diagnosi di celiachia negli anni scorsi si assiste ora a una stabilizzazione, continuano invece a crescere quelle relative alle persone ‘gluten sensitive’.
“Mentre la celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata da uno stato infiammatorio conclamato, nella sensibilità al glutine i marcatori non sono ancora noti – continua Spaghetti - Si continua a studiare in questa direzione, ma sicuramente attraverso l’anamnesi del paziente e l’esclusione della diagnosi di celiachia e allergia al grano, lo specialista – che sia il gastroenterologo o l’immunologo – sono in grado di identificare un paziente ‘gluten sensitive’ e di indirizzarlo alla più adeguata alimentazione. Per questo è importante rivolgersi al personale medico specializzato. Oggi – rispetto a qualche anno fa - c’è una maggiore sensibilità nei confronti di queste tematiche e più apertura a valutare questo tipo di patologie”.
In occasione della settimana nazionale della celiachia è inoltre importante passare un messaggio a tutti coloro che devono scegliere alimenti gluten free non per moda, ma per scelta.
“Oggi mangiare senza glutine è possibile ed è importante abbattere le barriere culturali che esistono in questo campo attraverso una corretta educazione alimentare che passa, per esempio, attraverso l’informazione sui prodotti naturalmente senza glutine come il riso o il grano saraceno – conclude Spaghetti – Questo vale per i celiaci come noi che dobbiamo escludere il glutine per necessità, ma non solo perché la cura dell’alimentazione attraverso una dieta varia è importante per tutti”.