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Sindrome dell'Intestino Irritabile: un Approccio Erboristico



Sempre più oggetto di ricerche tese a individuarne le cause e i meccanismi fisiopatologici, la sindrome dell’intestino irritabile è una patologia che ha un elevato costo sociale e colpisce il 30% della popolazione italiana; su di essa è possibile intervenire in maniera complementare alla terapia farmacologica con una dieta preventiva e alcuni rimedi erboristici.

La fitoterapia nelle patologie delle prime vie digerenti.
I disturbi gastrici sono imputabili a diversi fattori, da quelli fisiologici agli errori nell’alimentazione a quelli che coinvolgono anche la psiche. La fitoterapiamette a disposizione del professionista piante e fitoderivati di provata efficacia, per elaborare schemi d’intervento validi e sicuri nelle diverse patologie.

AEROFAGIA
Abituale “deglutizione di aria” in genere compiuta inavvertitamente. Da luogo ad eruttazioni, meteorismo gastrico ed intestinale.
In genere caratteristica dei lattanti al momento della poppata, nell’adulto è spesso sintomo nevrotico di ansia. Può essere anche sintomo di affezioni gastriche (dispepsia, gastrite, ulcera gastro-duodenale, ecc.) che vanno chiaramente escluse prima di intraprendere un trattamento sintomatico con piante medicinali.

Trattamento
1) Consigli igienico-sanitari:
- eliminare le bevande gassate;
- masticare lentamente e bene i cibi;
- bere poco ai pasti; bere preferibilmente tra un pasto e l’altro;
- evitare legumi, carciofi, cavolfiori, cibi piccanti, la mollica del pane, gli insaccati.

2) Terapia per via orale
- Ficus carica M.G. 1 DH
Posologia: 60-80 gtt per 2 volte al dì, prima di pranzo e cena.
- Tilia tomentosa M.G. 1 DH
Posologia: 25-30 gtt per 2 volte al dì, prima di pranzo e cena.

L’associazione dei due gemmoderivati, Ficus carica e Tilia tomentosa, rappresenta un vero e proprio rimedio procinetico e antidistonico in tutte le patologie funzionali dell’apparato gastro-enterico, agendo sull’asse cortico-ipotalamico-ipofisario, come riequilibrante-modulante.

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