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Tu sbagli, io no!



Tu sbagli, IO NO!


Chi di noi non ha mai avuto o non ha dei conflitti? Sul posto di lavoro, con il partern, con i figli, con i parenti, con gli amici...
Prima o poi tutti ci si imbatte in questo tipo di diffi coltà. Le relazioni con gli altri sono sicuramente fonte di grande gioia ma anche di grande sofferenza, che talvolta può protrarsi nel tempo. Accade allora che ci si possa abituare all’idea che niente ormai potrà più cambiare.


Diciamo che cambiare si può, ma che questo cambiamento non va ricercato fuori di noi, non si tratta cioè di aspettare che le cose o gli altri cambino.
Se non voglio avere conflitti con chi mi sta vicino devo partire da me stessa, da un mio cambiamento interiore. È una trasformazione che parte dall’interno per poi influenzare l’esterno, un po’ come accade in fisica nel moto centrifugo.
Accade invece molto spesso questo cambiamento io lo aspetto dagli altri, a volte addirittura per anni.
Allora perché vivere nell’attesa che qualcosa cambi, secondo il mio personale punto di vista, invece di cogliere la palla al balzo e provare a cambiare io atteggiamento nei confronti di quella persona, quella
situazione, quella risposta?


Credo che questo cambiamento vada ricercato partendo dal miglioramento personale, che se da un lato vuol dire essere o diventare consapevole dei propri limiti e desiderare di trasformarli, dall’altro significa vedere cosa ho dentro me stessa oltre quel limite. La vita umana è immensa e dotata di tanti doni: e così come lo è la mia lo è quella degli altri.
Allora, se sposto lo sguardo e percepisco il bello che c’è in me, sarò in grado di vederlo anche negli altri.


È la mia umanità che mi rende capace di non vedere nell’altro solo la sua arroganza, il suo torto, le sue bugie e i suoi errori. Ed è sempre la mia umanità che impedisce alle mie ferite di aprirsi e ai miei muri di innalzarsi.
L’umanità è un valore essenziale che va coltivato e innaffiato con cura, perché ci rende migliori: è una cura formidabile per il cuore, al quale toglie rabbia e rancore e dona serenità e uno sguardo più ampio, riuscendo così a trasformare anche il giudizio più impietoso.
Allora sarà la gioia e non più la collera ad accompagnare le mie giornate.


Un grande abbraccio
Rossella


“L’uomo deve elaborare per ogni conflitto umano un metodo che rifiuti la vendetta, l’aggressione, la rappresaglia. Il fondamento di un tale metodo è l’amore”
Martin Luther King
Discorso per il premio Nobel, 1964